Iniziava l’estate del 2001 quando il Maestro Cattaneo propose agli ex allievi di Alessandro Bono di riunirsi per proporsi in concerto. Paola e Paola, che avevano resistito al progressivo scioglimento del sestetto “Veronica Gambara” e da qualche anno suonavano in duo, accolsero volentieri l’occasione ed insieme al ritrovato Fabio (anche lui un “ex” del sestetto), a Licia e a Giampaolo (che invece avevano preso strade diverse dopo l’esperienza formativa del Museo Culturale Chitarristico di Brescia) allestirono in tempi record un’esibizione che si tenne nel luglio dell’stesso anno.
Fu in quel dopo-concerto, davanti ad una pizza alla storica “Bersagliera”, che Paola e Paola lanciarono la sfida a Fabio e Marco. Quest’ultimo non aveva partecipato all’iniziativa, pur avendo i requisiti di ex allievo della combriccola del Maestro Cattaneo, ma essendo un amico di lunga data di Fabio non si era negato di assistere all’evento e di festeggiarne l’esito. -“Fabio, perchè non torni a suonare con noi?” probabilmente Paola B. non diceva nemmeno sul serio… -“No, no, non ho tempo, la famiglia, il lavoro… ecco, vengo a suonare con voi solo se viene anche Marco”. Nemmeno Fabio diceva sul serio, ma mai lasciare l’ultima parola a Marco che disse “perchè no?”. E così, come nel ballo dell’hullygully… se prima erano in due adesso erano in quattro.
Non ci volle molto a capire che tutto sommato (nonostante l’incredulità iniziale del duo paolae) il quartetto era destinato a durare. La comune esperienza al museo musicale bresciano aveva da subito agito da collante a base di farruca, milonga ed el vito, i cui arrangiamenti sono “omaggio” del Maestro Betelli. A distanza di anni, questi brani ancora caratterizzano le esibizioni dei nostri eroi.
Nei primi concerti fu questa la formazione dei SeGuitar, anche se allora si facevano chiamare (con molta fantasia) Quartetto Chitarristico Bresciano.
Ma ecco che circa un anno dopo Paola B. , incontra Laura, uscita chissà come dal suo passato (sarà un po’ ripetitivo ma del resto è così) al museo chitarristico Bresciano. Ovviamente la domanda le è uscita senza intenzione – “perchè non vieni a suonare con noi?” Così Laura andò ad ascoltare il concerto, che si tenne da lì a poco, ed entusiasta si lasciò stuzzicare dall’idea. Adesso erano in cinque a ballare l’hullygully … il Quintetto Chitarristico Bresciano.
Un giorno Paola P. decise con l’appoggio di Paola B. che il loro nuovo nome sarebbe stato “Citharoedia“, in onore della “Citharoedia Strigoniensis”, un famoso pezzo chitarristico di Farkas. Ma non passò molto che, navigando su internet, si trovò di fronte alla necessità di pensarne un altro: un gruppo chitarristico con questo nome esisteva già… Continuarono a chiamarsi Citharoedia (giusto il tempo perchè i nostri fans ne imparassero la pronuncia) fino a che Paola P. si imbattè in un canto del Paradiso di Dante che pareva scritto apposta per loro… ed ecco ufficialmente a voi i SeGuitar!
Ma come in ogni hullygully che si rispetti non ci si può certo fermare e fu così che il 2006 si chiude con la decisione improvvisa di Paola B. di lasciare il gruppo, e… se prima eravamo in cinque a ballare l’hullygully adesso siamo in quattro a ballare l’hullygully… ma i SeGuitar SeGuitano e SeGuitarreranno!